News
Inammissibili nel giudizio di reclamo le modifiche sostanziali del piano e della proposta di concordato semplificato
Concordato semplificato, pubblicata su NT+ Diritto del Sole 24 Ore un approfondimento delle avvocate Daniela Carloni e Concetta D'Arrigo
L'articolo, dal titolo "Inammissibili nel giudizio di reclamo le modifiche sostanziali del piano e della proposta di concordato semplificato", analizza una recente pronuncia della Corte d'Appello di Torino (Decreto 19 novembre 2024, Sez. I Civile), che ha chiarito un aspetto di grande rilevanza nell'ambito del diritto della crisi d'impresa.
Il tema affrontato
La decisione esaminata riguarda il concordato semplificato, introdotto dall'art. 25-sexies del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza (CCII), e stabilisce che non è possibile modificare sostanzialmente il piano e la proposta in sede di reclamo, nemmeno in presenza di fatti sopravvenuti.
Secondo la Corte d'Appello, tali modifiche non possono essere considerate semplici precisazioni, ma veri e propri cambiamenti strutturali che incidono su passivo, attivo, modalità di esecuzione e soddisfacimento dei creditori. Di conseguenza, devono essere sottoposte all'esame dell'Ausiliario e dei creditori prima dell'omologazione, in ossequio ai principi di trasparenza e contraddittorio.
Perché è una decisione rilevante?
Questa pronuncia fornisce un importante chiarimento interpretativo su un punto che il CCII, nella sua versione iniziale, non aveva esplicitamente disciplinato. La decisione della Corte d'Appello di Torino si allinea inoltre con la giurisprudenza della Corte di Cassazione, consolidando un principio già emerso in relazione al concordato preventivo ed è del tutto coerente con l'attuale assetto normativo alla luce delle modifiche, apportate dal recente Correttivo ter, anche all'art. 25 sexies CCII. In tale norma, al terzo comma, è adesso espressamente prevista la possibilità che il Tribunale conceda al debitore un termine "non superiore a quindici giorni per apportare integrazioni e modifiche e produrre nuovi documenti".
Per approfondire, leggi l'articolo completo su: NT+ Diritto